Tour de France 2019, il riscatto di Vincenzo Nibali: “Una vittoria molto sofferta, all’arrivo una liberazione. Dedicata a mio nonno”

Vincenzo Nibali torna al successo al Tour de France 2019. Dopo tre settimane difficili, il capitano della Bahrain – Merida conferma i segnali mostrati nelle ultime frazioni con una splendida azione dalla distanza, lottando sin dai primi chilometri di corsa. Staccati uno ad uno i rivali nella lunghissima ascesa conclusiva, lo Squalo dello Stretto è riuscito a resistere poi al ritorno del gruppo, conservando una manciata di secondi su Alejandro Valverde e Mikel Landa (Movistar). Una liberazione per il siciliano, non solo per le difficoltà di questi giorni, ma anche perché il primo successo dopo il terribile infortunio lo scorso anno sull’Alpe d’Huez arriva dunque proprio alla Grande Boucle.

Non è stato semplice dall’anno scorso arrivare a questa vittoria – commenta dopo il traguardo – Per questa vittoria è anche una bella perla in un Tour in cui ho sofferto molto. Ci sono stati dissensi anche con la squadra, ma non ho mai avuto pressioni. Sapevo che potevo fare e ho tenuto duro. Negli ultimi giorni le condizioni sono migliorate e sono riuscito a conquistare questa tappa, partendo dal chilometro zero. Una vittoria molto sofferta“.

Premiata la sua tenacia e l’orgoglio che gli hanno permesso di continuare a testa alta anche nel momento più difficile, quando le critiche si facevano sempre più aspre. “Dopo le fatiche del Giro sono venuto e ho provato a fare classifica, ma poi sono esploso – ricorda – A quel punto ho ricevuto dissensi, mi dicevano che dovevo tornare a casa e ci son stati momenti in cui non sapevo cosa fare. Ma era giusto onorare il Tour, anche se le condizioni non erano delle migliori. Non è stato semplice, ma negli ultimi giorni stavo molto meglio e anche ieri ho attaccato dal chilometro zero. Malgrado le fatiche di ieri oggi ho voluto riprovarci”.

Un tentativo che gli ha sorriso dopo uno sforzo molto intenso e particolare: “La salita era interminabile, la tappa era corta, ma è stata tirata sin dal chilometro zero. È stata quasi una cronoscalata e negli ultimi 15 chilometri sono stato sempre in testa a tenere un ritmo alto. Negli ultimi 500 metri sembrava non finire più, all’arrivo è stata davvero una liberazione. Dall’anno scorso non avevo più vinto. Tanti piazzamenti, tante volte secondo, ma non vincevo. Vincere qui è stata una grande gioia”.

Campione anche umanamente, il siciliano chiude con un ricordo personale: “Lo scorso anno è venuto a mancare mio nonno, quindi la vittoria è dedicata soprattutto a lui, oltre che allo staff che in questo anno ha lavorato con me per cercare di trovare le giuste sensazioni e ritrovare l’equilibrio dopo la caduta”.

Infine, i complimenti ad Egan Bernal, ormai trionfatore di questo Tour de France 2019: “Ha fatto un grandissimo Tour. Ho parlato spesso con lui, ci sono stati momenti in cui ha sofferto, ma poi sono arrivate le vette che gli si addicono, visto che vive in quota ed è abituato a passare queste vette. La sua è una vittoria strameritata, ha avuto una crescita micidiale in questi anni. Ha il futuro dalla sua parte, deve solo pensare a continuare così!”

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